L'ultimo rapporto sul turismo enogastronomico della Prof.ssa Roberta Garibaldi ha scattato la fotografia dell'enoturismo italiano. E' emerso che il 58% dei turisti italiani ha effettuato almeno un viaggio a tema enogastronomico; se parliamo di numeri, si tratta circa di 9,6 milioni di persone. Sette su dieci, nei viaggi più recenti, hanno scelto una meta enogastronomica.
Secondo l'European Travel Commission, circa il 17,8% - pari a circa 21,8 milioni di persone - sceglierà come destinazione, per la prossima estate, luoghi legati ai paesaggi naturali.
Il turismo enogastronomico porta con se' diversi valori, che vanno dalla tutela dei paesaggi rurali e naturali, alla riscoperta dei borghi antichi, culla di mestieri in via di estinzione. Contribuisce a valorizzare il patrimonio della nostra tradizione, evita lo spopolamento dei piccoli centri e favorisce il ritorno dei giovani che, grazie all'innovazione ed alla sostenibilità sono i nuovi custodi di questi valori.
Diverse le tendenze emerse dallo Studio:
tra esse si rileva che il turista è sempre alla ricerca di nuove mete da scoprire; mete ed esperienze che condividerà, al suo ritorno a casa, con amici e conoscenti, invogliandoli ad andare, a loro volta a scoprire cibi e territori.
Altro aspetto che, negli ultimi anni, è sempre più ricercato riguarda la sostenibilità, non solo sotto l'aspetto c.d. "Green", ma anche sotto diverse sfumature quali quella sociale e culturale. Il turista è sempre più portato verso aziende e luoghi in cui il rispetto dell'ambiente, del patrimonio e delle persone è alla base della storia e della filosofia aziendale. Lui stesso è soggetto attivo di comportamenti virtuosi in tal senso.
Emerge, inoltre che, tra gli aspetti più apprezzati, vi sono anche i momenti "esperienziali" che abbinano la degustazione di cibo e vino all'arte, alla musica, alla cultura, alla storia.
Oltre ai momenti dedicati al benessere, come lo yoga in vigna, o le passeggiate a piedi o in bicicletta o e-bike, alla scoperta di territori, luoghi e persone: il terroir, il genius loci.
A ciò si aggiunga che l'enoturismo sostenibile è foriero di benefici per tutta la comunità, per l’economia e per l’ambiente, non solo nel breve, ma anche nel lungo periodo.
Contribuisce ad accrescere l’attrattività della destinazione e la reputazione delle produzioni locali. Ed è un moltiplicatore sociale, perchè crea benessere e nuove opportunità per le filiere del turismo e dell’agricoltura, alimentando reddito ed occupazione.
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